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Acquamotricità per bambini: cosa aspettarsi e come vivere al meglio questa esperienza

piedini e gambe di bambini con costume da bagno vicino a piscina

L’acquamotricità è un’attività ludico-educativa che offre ai bambini piccoli, dai neonati ai 3 anni, l’opportunità di esplorare l’ambiente acquatico in modo sicuro e divertente. Ma quali sono le aspettative dei genitori nei confronti di questi corsi? E quali sono i veri obiettivi dell’acquamotricità?

In questo articolo, ci soffermeremo su alcuni aspetti chiave per aiutare i genitori a comprendere meglio questa attività e a vivere al meglio l’esperienza con i loro figli.

 

Sfatiamo alcuni miti!

    • Le immersioni non sono l’obiettivo primario

      L’acquamotricità non si tratta di insegnare ai bambini a nuotare o a fare immersioni. Si tratta piuttosto di favorire lo sviluppo psicomotorio in un ambiente nuovo e stimolante.

    • Non c’è fretta di imparare

      Ogni bambino ha il proprio ritmo di apprendimento e sviluppo. Non è necessario forzare il bambino a fare cose che non è pronto a fare.

    • Il divertimento è fondamentale

      L’acquamotricità deve essere un’esperienza piacevole per il bambino. Se il bambino si diverte, sarà più propenso ad apprendere e a trarre il massimo beneficio dall’attività.

     

    Cosa aspettarsi da un corso di acquamotricità:

    • Attività motorie in acqua 

      Giochi, canti e attività di movimento che aiutano il bambino a sviluppare la coordinazione, l’equilibrio e la propriocezione.

    • Esplorazione sensoriale 

      L’acqua offre una varietà di stimoli sensoriali che aiutano il bambino a sviluppare i sensi del tatto, dell’udito e della vista.

    • Autonomia e sicurezza 

      L’acquamotricità aiuta il bambino a prendere confidenza con l’acqua e a sviluppare la capacità di stare a galla autonomamente.

     

    Immersioni: si o no? 


    Le immersioni possono essere proposte ai bambini più piccoli, entro gli 8 mesi, come parte del percorso di esplorazione psicomotoria in acqua. Tuttavia, è importante non forzare il bambino e rispettare i suoi tempi.

    Tra gli 8 mesi e oltre l’anno, il bambino sviluppa una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda. Questo può portare a una fase di regressione in cui il bambino rifiuta di andare sott’acqua. In questo caso, è importante essere pazienti e non forzare il bambino.

     

    Consigli per i genitori:

    • Osservate il vostro bambino 

      Prestate attenzione alle sue reazioni e ai suoi progressi.

    • Non forzate il bambino

      Se il bambino non vuole fare qualcosa, non insistete.

    • Godetevi l’esperienza

      L’acquamotricità è un’occasione per divertirsi insieme al vostro bambino e per creare un legame più forte.


    L’acquamotricità è un’attività preziosa per lo sviluppo psicomotorio dei bambini. È importante avere le giuste aspettative e vivere l’esperienza con serenità, lasciando che il bambino sia il protagonista del suo apprendimento.

     

    Michela Bonecchi
    Acquamotricista neonatale e prenatale
    Staibenemamma.it

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