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Prime parole: quando compaiono, come contarle e come sostenerne lo sviluppo

bambini che giocano con cubi di lettere

Evoluzione del linguaggio nei bambini, scopri come sostenere il suo sviluppo

 

Alla domanda “quante parole dice il/la tuo/a bambino/a?” si tende spesso a sottostimarne o sovrastimarne il numero.
Il numero di parole è un dato importante per capire se l’evoluzione del linguaggio sta procedendo adeguatamente, per cui è utile sapere quali sono i campanelli di allarme, qual è il modo corretto di contare le parole e come sostenere il loro sviluppo.

Fino ai 3 anni esiste molta variabilità nel numero di parole prodotte, ma, mediamente le prime parole compaiono intorno ai 12 mesi.
Sono molto simile alle produzioni sillabiche prodotte durante la lallazione (es. se il bambino ha prodotto molte sequenze MA-MA-MA, una delle prime parole potrebbe essere MAMMA) e si sviluppano dopo l’esordio di qualche gesto.
Tra i 13 e i 25 mesi avviene la cosiddettaesplosione” del vocabolario e il ritmo di acquisizione delle parole aumenta. Quando il bambino raggiunge circa 50 parole (intorno ai 24 mesi) iniziano a comparire le prime frasi. Se il bambino intorno ai 18 mesi dice meno di 20 parole e non comprende richieste semplici parlane con il tuo pediatra, ti potrà dare consigli utili su come stimolarlo o fare un approfondimento se necessario.

 

Come riconoscere le prime parole?

Sono considerate parole:

  • le onomatopee: “brum brum”, “bau bau”, “toc toc” sono parole a tutti gli effetti quando hanno un significato stabile;
  • le onomatopee, sillabe, vocali, parti di parola e parole molto lontane dall’ equivalente adulto: “bibi” per cerotto si considera parola;
  • le parole vere e proprie: “mamma”, “papà”, “nonna” ecc;
  • le sillabe, vocali o parti di parola: “pa” per pane, palla o papà, “mo” per moto ecc quando hanno un significato stabile;
  • le parole passepartout: “pappa” per indicare pasta, pane, frutta ecc si considera come una sola parola; 
  • le parole che appartengono a un’altra lingua: “farfalla” e “mariposa” si contano come due parole pur avendo lo stesso significato.

Attenzione alle frasi fatte come “va via”, “tutto bene” ecc : bisogna cercare di capire se il bambino ha consapevolezza che si tratta di parole separate o se le usa come un’unica parola.

Suggerimentoricordiamoci di contare le parole che il/la bimbo/a produce spontaneamente e non quelle che ripete su nostro invito.

Tuttavia,
quando vogliamo capire se una parola appartiene al suo vocabolario possiamo creare la possibilità di dirla, ad esempio, per la parola “bicchiere” possiamo proporre il gioco della cucina oppure osserviamo cosa succede al momento dei pasti.

Come si può sostenere lo sviluppo del linguaggio?

  • accogliere qualsiasi tentativo comunicativo del bambino compresi i gesti e i vocalizzi;
  • parlare con un ritmo lento e garantire alcune pause in modo che il bambino possa inserirsi nella conversazione (è utile aspettare circa 5 secondi);
  • evitare di fare troppe domande del tipo “cos’è questo?”, “come si chiama?” ecc mentre è molto più utile commentare ciò che si vede dicendo ad esempio “che buona questa mela”;
  • quando il bambino dice una parola ad esempio “bau”, riprenderla nominandola correttamente cane” e inserirla in una frase come “hai visto un cane”;
  • permettere al bambino di fare una scelta tra due oggetti ad esempio chiedendo “vuoi la palla o la macchinina?” piuttosto che “vuoi la macchinina?” (la risposta sarebbe limitata soltanto a “sì” e “no”) oppure “cosa vuoi?” (le possibili risposte sarebbero troppe);
  • ripetere tre volte la stessa parola in tre frasi diverse ad esempio “ecco la mela. Che buona la mela. vuoi la mela o la pera?”;
  • non chiedere al bambino di ripetere le parole che dice male o che non dice, rimproverare, chiedere di completare la parola a partire dalla prima sillaba o ripetendo le sillabe di cui è composta;
  • leggere insieme i libri oppure guardare insieme delle flashcards seguendo l’interesse del bambino;
  • giocare insieme con attività che stimolino il gioco simbolico come la cucina, la fattoria degli animali, la casa delle bambole ecc.

Per saperne di più sullo sviluppo linguistico del bambino, consultate il vostro pediatra o un logopedista.

Dott.ssa Lucia Pecoraro
Logopedista
lucia-pecoraro@libero.it

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