Settembre,
Tempo di back to school!

La rivoluzione dell’ascolto: il babywearing come strumento per connettersi con il proprio bambino

mamma vista da dietro con bambino in fascia babywearing e sfondo di campo di grano verde

In un’epoca frenetica e iperconnessa, stiamo assistendo a una “rivoluzione dell’ascolto” nella genitorialità. Genitori come me desiderano un approccio più affettivo e consapevole, basato sull’ascolto profondo di sé stessi e dei propri figli. In questo contesto, il babywearing si rivela uno strumento potentissimo per coltivare questa capacità di ascolto e costruire una connessione profonda con il bambino.

L’importanza dell’ascolto

    L’ascolto è un processo che va oltre le parole. Si tratta di una profonda apertura verso i bisogni del bambino, sia fisici che emotivi. Ascoltare significa:

    • Prestare attenzione ai segnali del bambino:

      pianti, espressioni facciali, linguaggio del corpo.

    • Rispondere in modo empatico e tempestivo:

      offrendo conforto, accudimento e supporto.

    • Creare un ambiente sicuro e rassicurante:

      dove il bambino si senta libero di esprimere sé stesso.

    Il babywearing come strumento di ascolto

    Il babywearing offre un modo unico per coltivare l’ascolto profondo del bambino. Ecco alcuni dei suoi benefici:

    • Promuove il contatto pelle a pelle:

      che ha un effetto calmante e rassicurante sul bambino.

    • Favorisce la regolazione emotiva:

      aiutando il bambino a gestire le proprie emozioni.

    • Stimola lo sviluppo sensoriale:

      fornendo al bambino un ambiente ricco di stimoli.

    • Rafforza il legame di fiducia:

      tra genitore e bambino.

    Una pratica antica con radici profonde

    Il babywearing non è una moda passeggera, ma una pratica antica che affonda le proprie radici profonde nella storia. In molte culture del mondo infatti, portare i bambini addosso è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che porta benefici sia al bambino che ai i genitori.

    Benefici per il bambino 

    • Soddisfa i bisogni primari del bambino:

      come il bisogno di contatto, contenimento e movimento.

    • Promuove lo sviluppo motorio e cognitivo:

      fornendo al bambino una posizione ergonomica e stimolante.

    • Riduce il pianto e il coliche:

      grazie al senso di calma e sicurezza che il babywearing offre.

    Benefici per i genitori

    • Lascia libere le mani:

      permettendo così di svolgere altre attività.

    • Riduce lo stress e l’ansia:

      grazie al contatto rassicurante del bambino.

    • Aumenta il senso di fiducia e competenza genitoriale.


    Il babywearing è quindi uno strumento prezioso per coltivare la capacità di ascolto e costruire una connessione profonda con il proprio bambino. È una pratica antica, ricca di benefici per entrambi, che merita di essere riscoperta e valorizzata!

    Michela Bonecchi
    Consulente materno-infantile
    Staibenemamma.it

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